Iniziamo con l’analizzare la situazione pregressa.
Lo scorso anno è stato molto particolare per il mercato dei gadget promozionali, il coronavirus infatti ha provocato un grande cambiamento nei consumi e nelle nostre abitudini in generale. L’insieme delle restrizioni applicate dal Governo, necessarie per il contenimento della pandemia ha causato un inevitabile calo degli investimenti in pubblicità e quindi anche nell’ acquisto dei gadget personalizzati.
La domanda dei consumatori si è concentrata essenzialmente su due prodotti, mascherine monouso o riutilizzabili e i gel idroalcolici, che sono stati proposti in varie declinazioni, anche personalizzabili.
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare invece, i gadget classici come borse, penne e chiavette usb, tazze, taccuini e portachiavi non hanno subito gravi perdite, perché anche se fiere ed eventi in genere sono stati annullati o posticipati, in realtà sono stati preferiti come gadget per lo smart-working o inseriti nei welcome kit proposti dalle grandi aziende ai propri dipendenti.
Facendo di necessità, virtù il consumatore ha riscoperto gli sport all’ aria aperta, il trekking, la mountain bike, anche la semplice camminata modificando le sue abitudini e necessità, ed ecco che le borracce personalizzate e le bottiglie termiche sono state il prodotto maggiormente richiesto dopo i gel e le mascherine durante tutto il corso dell’anno.
Il consumatore ha riflettuto sull’ importanza di rispettare la natura che ci circonda, sono stati privilegiati tutti i prodotti a basso impatto ambientale, i cosidetti gadget ecologici realizzati in legno, sughero o materiali biodegradabili come le penne in cartone, i block notes in carta riciclata, le chiavette usb in legno a scapito degli articoli in plastica, che indubbiamente sta inquinando sempre di più il nostro pianeta creando molteplici problemi.
In ultima analisi quindi possiamo affermare che i consumi sono mutati in funzione dei nuovi scenari e quelle aziende che hanno intuito per prime questo cambiamento, sono riuscite non solo a limitare i danni, ma persino ad aumentare il loro fatturato in certi segmenti del mercato.
Ma quali sono le opportunità che il 2021 ci può offrire?
Ci troviamo di fronte ad uno scenario completamente differente, sono stati implementati i vaccini che sembrano essere efficaci nonostante i primi problemi riscontrati nell’ avvio delle campagne di vaccinazione. Questo ci fa ben sperare verso un graduale ritorno alla normalità, alla riapertura dei ristoranti, alla ripresa di fiere ed eventi, e con un pochino di ottimismo persino alla possibilità di varcare nuovamente i confini del nostro paese..
Troveremo ancora gel e mascherine, il cui consumo dovrebbe calare con l’aumento della percentuale di popolazione vaccinata, ma assisteremo nel contempo alla progressiva ripresa della domanda dei gadget classici, che riflettono l’esigenza comune delle aziende di ottenere un rendimento elevato con un costo minino.
In sintesi la nostra previsione è che nel giro di sei mesi assisteremo a una normalizzazione nei consumi. Riteniamo però sia utile riflettere nel futuro, su quali strategie adottare e dove indirizzare i propri sforzi e gli investimenti, sicuramente verranno premiate le imprese che sapranno fare la differenza anticipando i bisogni ed offrendo ai consumatori soluzioni alternative nel rispetto dell’ambiente.
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Buon lavoro a tutti.